giovedì 31 maggio 2012

Quando la natura ci viene in aiuto "La pappa reale" di Maurizio Magnani




2012 N.1 Gennaio/Marzo Anno 41

31 maggio 2012 Giornata Mondiale Senza Tabacco


31 maggio 2012 Giornata Mondiale Senza Tabacco

Dai, spegnila! Oggi è la Giornata Mondiale Senza Tabacco

Oggi si celebra la Giornata Mondiale senza Tabacco: seguiamo l'invito della LILT e spgegniamo le sigarette una volta per tutte
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Si celebra oggi, 31 maggio 2012 la Giornata Mondiale Senza Tabacco indetta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e organizzata dalla Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (LILT): l’occasione giusta per spegnere la sigaretta una volta per tutte

Oggi è la Giornata Mondiale senza Tabacco, e supportata dalla slogan “Dai, spegnila” si invita tutti coloro che hanno ancora il vizio del fumo a rinunciare, almeno per un giorno, alla tanto amata bionda – sperando che questa presa di posizione e dimostrazione di buona volontà non sia lo sprone ad abbandonare una volta per tutte questo vizio che costa molto in denaro esalute.

Indetta a livello mondiale dall’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità e organizzata in Italia dalla Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, la Giornata ha per tema il denunciare “le interferenze dell’industria del tabacco” per indebolire la Convenzione Quadro dell’OMS. Questa Convenzione, si legge nel comunicato LILT, vincola i 170 Paesi che vi hanno aderito con impegni precisi a proteggere le persone dall’esposizione al fumo di tabacco, informarle sui rischi che corrono in termini di salute e aiutare coloro che vogliono smettere di fumare. Per questo rappresenta una tappa fondamentale per la difesa della salute pubblica.

Ricordiamo che il tabacco, al pari di una pestilenza, uccide ogni anno oltre 6 milioni di persone nel mondo. Nel nostro Paese le morti dovute alle conseguenze del fumo sono 83mila l’anno. La causa più comune, sappiamo,  è il tumore al polmone - ma il cancro può colpire anche altri organi. E poi ci sono i gravi danni causati all’apparato respiratorio e cardiocircolatorio.
Al motto dunque di “Spegnere la sigaretta si può. E si deve!”, la LILT quest’anno celebra i suoi 90 anni di impegno a favore principalmente della Prevenzione. Novant’anni anni sempre in primo
piano nella lotta al tabagismo, con campagne di corretta informazione sui danni alla salute provocati dal fumo.
“Dai, spegnila!” esorta la Campagna LILT di sensibilizzazione 2012. Perché, se lo fai, allora i battiti del cuore si normalizzano, aumenta l’ossigeno nel sangue, migliora il respiro, migliorano olfatto e gusto e, infine, si riduce il rischio di tumore al polmone – possiamo con tutta tranquillità affermare che sono tutti più che ottimi motivi.

Le 106 Sezioni Provinciali LILT, i 395 punti Prevenzione/Ambulatori, e migliaia di volontari sono a disposizione di chiunque desideri dire basta alla sigaretta, per consigliare, informare, aiutare e distribuire l’utilissima guida sui danni del fumo e come fare per smettere di fumare.
La linea verde SOS LILT 800 – 998877 (risponde dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle ore 17) mette a disposizione un’equipe di esperti composta da medici e psicologi per indirizzare ai Gruppi per la Disassuefazione dal Fumo e indicare i centri specializzati più vicini.

Inoltre nei giorni 31 maggio/1 giugno 
presso il Ministero della Salute si svolgerà la Conferenza “Prevenzione prima di tutto. Controllo del tabacco, screening e sani stili di vita”.
La Conferenza - programmata in occasione della European Week Against Cancer (EWAC) 2012, la Settimana Europea Contro il Cancro – è organizzata da LILT in sinergia con ECL (European Cancer Leagues).
La prima giornata della Conferenza – in concomitanza con la Giornata Mondiale Senza Tabacco – sarà completamente dedicata alla lotta al tabagismo.
Per maggiori 
informazioniwww.lilt.it

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mercoledì 30 maggio 2012

Scandalo ASL: i servizi sono gli stessi, ma i prezzi no. Differenze anche dell'800%




Di seguito all'articolo le tabelle dei prezzi minimi, medi e massimi di alcuni dispositivi medici e di alcuni farmaci.

Come è possibile che ciò che LO STESSO TRATTAMENTO SANITARIO che in una città italiana costa 200€ in un'altra costi il doppio? Ma talvolta anche il triplo, e in alcuni casi la differenza di prezzo è addirittura, incredibilmente, dell'800%.

E' quanto ci illustra il seguente articolo di quotidianosanita.it

Oggi una Asl può spendere anche l’800% in più di un'altra per gli inserti di protesi all’anca e il 360% in più per l’Epoetina Alfa. I dati delle prime rilevazioni dell’Autorità dei contratti pubblici per offrire a Regioni, Asl e ospedali una cornice di prezzi di riferimento in base ai quali migliorare gli acquisti. 

29 MAG - “Attenzione ai confronti impropri su prodotti simili. È fondamentale che vengano tenuti in considerazione tutti i fattori che concorrono a comporre una fornitura di gara alle Asl: le quantità vendute, le eventuali richieste di urgenza, l’assistenza tecnica, l’evoluzione tecnologica del prodotto e le specifiche caratteristiche di prodotti apparentemente simili, ma con gradi diversi di prestazione ecc. Così come sarebbe necessario non fermarsi solo ai prodotti, ma si dovrebbe andare ad analizzare anche le procedure e le modalità organizzative delle gare”. Replica così il presidente di Assobiomedica, Stefano Rimondi, ai prima dati sui prezzi minimi, medi, mediani e massimi che Asl e ospedali pagano per i dispositivi medici e i farmaci ospedalieri.

Dai che arrivano dall’Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici di Lavori, Servizi e Forniture, incaricata di fornire, appunto, i prezzi di riferimento per aiutare Regioni, Asl e ospedali a mettere fine alle enormi differenze di costi oggi registrate. Differenze che, sottolinea il presidente di Assobiomedica, dipenderanno senz’altro da tanti fattori, ma su cui è comunque necessario fare chiarezza, già che si parla di differenze che superano anche l’800%, come nel caso degli inserti di protesti all’anca: c’è chi li paga 284 euro e chi 2.575.

Quello dei dispositivi medici e dei farmaci ospedalieri è comunque sono un assaggio del lungo lavoro dell’Autorità, che la l’art. 17 della legge 111/2011 in materia di razionalizzazione della spesa sanitaria ha incaricato di pubblicare, a partire dal primo luglio 2012, numerose elaborazioni di prezzi di riferimento relative a dispositivi medici, farmaci per uso ospedaliero e servizi sanitari e non sanitari individuati dall’Agenzia per i servizi sanitari regionali (Agenas). L’Osservatorio dei contratti pubblici ha, pertanto, predisposto un’indagine ad hoc che ha visto partecipi le principali stazioni appaltanti operanti in ambito sanitario su tutto il territorio nazionale.

La pubblicazione dei risultati, dunque, sarà completata a luglio, ma “in considerazione del fatto che una prima rilevazione si è conclusa ed alcune elaborazioni di prezzi sono disponibili, l’Osservatorio dei contratti pubblici ha inteso offrire il proprio contributo allo sviluppo di ulteriori strumenti operativi di controllo e razionalizzazione della spesa sanitaria per beni e servizi, in un momento come quello attuale, che vede il Paese fortemente impegnato in una operazione di spending review che ha lo scopo di mantenere il livello di prestazioni erogate riducendo al contempo tutti i possibili sprechi e le inefficienze” pubblicando, appunto, le elaborazioni condotte su questo primo set di farmaci e dispositivi medici”.






Prezzi minimi, medi e massimi di alcuni dispositivi medici
(clicca sull'immagine per ingrandirla)
Prezzi minimi, medi e massimi di alcuni farmaci
(clicca sull'immagine per ingrandirla)

sabato 12 maggio 2012

LA CASSAZIONE SALVA I BLOG: "non sono stampa clandestina"





La Corte Suprema di Cassazione ha salvato i blog, stabilendo che "I blog non sono soggetti alla legge sull'editoria, quindi non hanno obbligo di registrazione e ancora meno possono essere considerati stampa clandestina." Se fosse stata confermata la condanna a carico del blogger-giornalista Carlo Ruta - condannato per stampa clandestina perché titolare di un blog non registrato come previsto per le testate giornalistiche - QUANTO STABILITO AVREBBE INFATTI "CREATO UN PRECEDENTE" RIGUARDANDO COSI' TUTTI I BLOG! 
La Cassazione ha quindi tutelato il DIRITTO DI ESISTERE dei BLOG e con essi la LIBERTA' DI PENSIERO e di ESPRESSIONE DEI CITTADINI...
Il 29 Aprile, commentando la sentenza della Cassazione che ha sancito che la retta delle R.S.A. per i malati di Alzheimer dovesse essere a carico dei Comuni e non delle famiglie, avevamo elogiato questa Istituzione, rilevando come spesso essa si esprima A FAVORE DEI CITTADINI: anche questa volta non ci ha deluso! 
I blog sono salvi (per ora...) ma la vera minaccia è rappresentata dai partiti e dal governo, tecnici compresi (vedi "La Ministra Severino contro i blog con motivazioni degne di un bambino")

Lo staff del BLOG nocensura.com
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di seguito l'articolo di tomshw.it
La Cassazione ha confermato nuovamente la differenza tra blog e testate giornalistiche. Il caso del sito "Accade in Sicilia" è chiave: il gestore era stato condannato per reato di stampa clandestina solo perché faceva informazione, occupandosi di casi di Mafia.
I blog non sono soggetti alla legge sull'editoria, quindi non hanno obbligo di registrazione e ancora meno possono essere considerati stampa clandestina. Ieri la terza sezione della Cassazione ha messo fine a una querelle legale iniziata quattro anni fa con la condanna per il reato di stampa clandestina a carico del blogger giornalista Carlo Ruta. 
Nel 2008 il tribunale di Modica e nel 2011 la Corte di appello di Catania avevano ritenuto che il blog "Accade in Sicilia", specializzato nell'occuparsi di notizie di Mafia, avesse superato i confini della legalità. La querela di un Magistrato, tirato in ballo da qualche articolo un po' troppo pungente, forse aveva contribuito a far peggiorare la situazione.
In ogni caso "il tribunale di Modica aveva ritenuto in primo grado che il blog del saggista fosse una vera e proprio testata giornalistica, e che, pertanto, da un lato dovesse considerarsi prodotto editoriale secondo quanto previsto dalla legge nl. 62/2001 dall'altro, proprio in quanto stampa periodicadovesse essere registrato presso il Tribunale competente", come spiega l'avvocato IT Fulvio Sarzana.  
La Cassazione è ritornata all'interpretazione della normativa vigente e allo spirito della stessa. Non a caso lo stesso difensore di Ruta ha svelato durante l'arringa "di aver ricevuto una comunicazione dall'On. Giuseppe Giulietti, relatore della norma sull'editoria del 2001, che gli avrebbe confermato che i blog non rientrano, né intendevano essere inclusi, nella nozione di prodotto editoriale".
L'evidenza era nella stessa relazione preparatoria alla legge sull'editoria, che chiaramente fa differenza tra prodotti editoriali, con tutte le conseguenze giuridiche del caso, e altre forme di espressione. Immaginare che i blog siano equiparabili a testate giornalistiche, insomma, era parsa una cosa illogica fin dai primi passi della vicenda.
"In casi precedenti la Cassazione ha sempre respinto l'equiparazione tra sito internet (sia pure a carattere informativo) e stampa tradizionale, rilevando l'assoluta eterogeneità della telematica rispetto agli altri media", ha commentato l'avv. Marco Scialdone, responsabile del Team Legale di Agorà Digitale. "C'è poi, secondo la Cassazione, un dato letterale insormontabile: la legge fa riferimento al concetto di stampa, concetto nel quale non può essere ricompresa l'informazione on-line".
"Purtroppo anche i tribunali sono stati spesso incapaci di applicare ad Internet delle normative che risultano oggettivamente antiquate. Non solo siamo sollevati che la Cassazione abbia respinto l'ennesimo miope tentativo di assoggettare la rete alle regole della carta stampata, ma crediamo che processi come quello di Carlo Ruta dimostrino l'urgenza che la politica italiana realizzi in modo inequivocabile riforme a favore di nuove modalità di creazione, pubblicazione e circolazione di contenuti", ha aggiunto Luca Nicotra, segretario di Agorà Digitale.
"Non è solo il ritardo della politica a condannare il paese ma anche i tribunali che continuano ad applicare vecchie normative ad Internet hanno una enorme responsabilità in questo senso".